Le quantità di nutrienti che ogni persona dovrebbe assumere nel’arco della giornata varia a seconda dell’età, del sesso, dell’attività lavorativa e fisica svolta.
Ogni persona, nelle diverse fasce di età ha esigenze nutrizionali specifiche.
Il neonato ha bisogno di una alimentazione in cui prevalga l’apporto di tipo proteico, per favorire la costruzione dei tessuti. Il latte materno rimane l’alimento ideale per composizione, rapporto glucidi/protidi e presenza delle immunoglobuline che proteggono il neonato nel periodo che intercorre tra la nascita e le prime vaccinazioni. Potrebbe essere necessario integrarlo per quel che riguarda l’apporto vitaminico e di oligoelementi.
L’alimentazione del bambino deve essere ricca di alimenti che apportino proteine ad alto contenuto biologico per favorire una crescita armonica. L’apporto lipidico deve essere contenuto, quello glucidico meno per il rapido consumo dovuto al dinamismo della vita dei bambini tra 3 e 6 anni.
E in questa fascia d’età che dovrebbe iniziare l’educazione ad una corretta alimentazione. La scolarizzazione, l’influenza dei mass media e dei modelli alimentari familiari imprimono dei tratti che sarà poi difficile modificare.
L’adolescente dovrebbe seguire un’alimentazione equilibrata sia nell’assunzione di proteine sia di grassi di origine animale e vegetale. Le richieste energetiche dovrebbero essere coperte dai glucidi, preferibilmente complessi.
Le richieste degli adolescenti sono molto simili a quelle degli adulti nelle percentuali, ma presentano bisogni aggiuntivi per i problemi relativi all’accrescimento. Se i rapporti tra i diversi nutrienti non dovessero essere soddisfacenti, lo sviluppo dell’individuo potrebbe essere condizionato anche in modo irreversibile.
L’adulto dovrebbe osservare un regime di mantenimento. Il fabbisogno energetico giornaliero è costituito dalla somma dell’energia necessaria al mantenimento in vita dell’organismo (metabolismo basale) e di quella richiesta dalle funzioni connesse alla digestione, all’attività lavorativa, alle condizioni ambientali, diverse negli uomini e nelle donne.
L’anziano deve tenere conto sia delle modificazioni funzionali, sia della presenza di patologie legate all’età.
Tenendo presente che l’inizio dell’età senile si è spostato a 64 anni e che lo stile di vita dell’anziano di oggi non è quello di una volta, per far fronte alle richieste giornaliere dovrebbe consumare una dieta qualitativamente equilibrata ma con una diminuzione dell’apporto calorico complessivo. Nella fascia di età compresa tra 60 e 70 anni, l’apporto energetico dovrebbe diminuire del 20% ; per età superiori a 70 anni di un ulteriore 30%.
BAMBINI E RAGAZZI IN ETÀ SCOLARE
- Consuma la prima colazione, suddividi opportunamente i pasti durante la giornata.
- Dedica almeno 1 ora al giorno all’attività fisica e al movimento (camminare, giocare all’aperto, ecc.).
ADOLESCENTI
- Evita di adottare, al di fuori di ogni controllo, schemi alimentari particolarmente squilibrati e monotoni, solo perché di moda.
- Fai particolarmente attenzione, specialmente se sei una ragazza, a coprire i tuoi aumentati bisogni di ferro e di calcio, assumendo con regolarità alimenti come carne e pesce (ottime fonti di ferro) e latte e derivati (ottime fonti calcio).
(Tratto dalle linee guida Inran, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione)